La scrittura di questo testo si è giovata di una lettura pubblica nell’ambito della Settimana della drammaturgia del Cead, nel dicembre 2005, con Guy Nadon, Lise Roy, Évelyne Rompré e Miriam Poirier e ha anche tratto beneficio dai laboratori drammaturgici con gli attori della messa in scena al Théâtre d’Aujourd'hui nel 2006, sotto la direzione di Marie-Thérèse Fortin.
Ce texte a été présenté en lecture publique par le CEAD, le 3 décembre 2005.&r
Gill Champagne, directeur artistique du Théâtre du Trident, a lu un extrait de ce texte, en lever de rideau, au Théâtre du Trident (Québec), les 17, 18 et 19 janvier 2006.
Décor: Mattino. Un laboratorio dove vengono fabbricate bambole, con grandi finestre velate da tende che lasciano entrare il sole dall'alto. Armadi pieni di scatole su cui sono scritti nomi femminili, nomi di parti del corpo e numeri. Il luogo traspira modernità e una certa opulenza. In un angolo c'è un tavolo da lavoro ingombro di attrezzi di tutti i tipi. Maestro Daniele ascolta con attenzione delle registrazioni di voci infantili che ripetono : « Ti voglio bene, papà. » Dopo ogni frase annota qualcosa. Cerca di sceglierne una. Smette il suo lavoro e si rivolge alle bambole nella loro scatola.
Caractéristiques des personnages: DANIELE
Celebre fabbricante di bambole. Marito di Judith. Padre di Stella e Beatrice.
JUDITH
Moglie e addetta alle pubbliche relazioni di Daniele. Madre di Stella e Beatrice.
BEATRICE
Figlia maggiore. E' l'assistente del padre.
STELLA
Figlia minore, di due anni più giovane della sorella. Si presenta col nome di Pelopia.